30 anni dall’assassinio di Don Diana: Sergio Tanzarella presenta il libro “Don Peppino Diana – Un prete affamato di vita”

13 Marzo 2024 - 09:00

L’appuntamento è per domani, 14 marzo, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di corso Trieste a Caserta

CASERTA (P.M.) – Il prossimo 19 marzo ricorreranno i trent’anni dall’assassinio di don Peppe Diana, perpetrato a Casal di Principe ad opera della camorra.

L’omicidio, eseguito nel giorno del suo onomastico, alle sette e trenta del mattino, nella sua chiesa mentre si apprestava a celebrare la messa, anziché mettere a tacere la voce del sacerdote che prepotente e coraggiosa da tempo echeggiava contro la sopraffazione del clan dei Casalesi segnò la svolta nel riscatto civile del territorio.

Da quel 1994 la memoria del presbitero ed il suo insegnamento sono stati perpetuati e diffusi soprattutto nelle nuove generazioni e nell’intero Paese. Così, anche quest’anno giungeranno a Casal di Principe, da tutt’Italia, numerosi gruppi di studenti e di scout per ricordare il sacrificio del martire morto per amore del suo popolo, espressione questa che riecheggia quella che intestava la lettera di inusitata denuncia della camorra e del malaffare che don Diana con i parroci della forania di Casal di Principe concepirono nel Natale del 1991. Il documento, per quel che contiene, va assolutamente rimeditato, per la sua sconcertante attualità e per il suo profetismo. Vi si accusava il “disfacimento

delle istituzioni civili” e delle amministrazioni pubbliche periferiche, caratterizzate da “corruzione, lungaggini e favoritismi”. E vi si deplorava il tradimento degli “intellettuali finora troppo assenti da queste piaghe”. Ciò che ci fa chiedere, alla luce di quello che accade e che quotidianamente viene additato alla pubblica opinione dal direttore di questo giornale Gianluigi Guarino,  se questi cocenti problemi siano stati almeno in parte ovviati.

La tomba di Don Peppe Diana nel cimitero di Casal di Principe

Per questo trentennale, naturalmente, vi è un fervore di iniziative delle comunità  religiose e civili. In tutte le diocesi del casertano ed oltre si stanno tenendo celebrazioni sacre con momenti di preghiera e di meditazione. Sul piano laico si riscontra in particolare, accanto a convegni  e dibattiti promossi dalle diverse associazioni culturali della provincia, la pubblicazione di numerose opere dedicate alla vita di don Diana ed all’ impegno per la sua comunità. Anche il quotidiano La Repubblica, nell’edizione napoletana, sarà in edicola il 19 marzo con il libro Don Diana il ribelle. Il noto giornalista Raffaele Sardo è stato autore negli anni di diversi lavori sulla figura del sacerdote. Da ultimo ha pubblicato il volume “Per rabbia e per amore”, opera in due parti, una delle quali romanzata, che immagina l’incontro in paradiso di don Diana con la madre.

Nel solco di queste iniziative si pone l’incontro di domani 14 marzo, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di corso Trieste a Caserta, in cui sarà presentato, in uscita nazionale, il libro Don Peppino Diana – Un prete affamato di vita del professore Sergio Tanzarella.

Don Nicola Lombardi

Si tratta senza dubbio di un appuntamento da non perdere, sia per i contenuti del libro che trapelano sia per il valore dell’autore.

Tanzarella, già parlamentare casertano, saggista e conferenziere, professore ordinario di Storia della Chiesa con docenze presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale  di Napoli e presso l’Università Gregoriana di Roma, dibatterà del suo lavoro con l’avvocato Italo Madonna e con don Nicola Lombardi, ora parroco delle Frazioni di Centurano e Cerasola e già direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Caserta prima della fusione in quello di Capua.

Il libro, oltre a raccogliere il ricordo di quanti meglio hanno conosciuto don Diana e che sono stati testimoni della sua missione – tra i quali primeggia senza dubbio la figura del vescovo emerito Raffaele Nogaro – fa anche giustizia degli opachi e diversivi tentativi di offuscare la memoria del suo impegno civile compiuti al tempo  dell’omicidio, il quale – non va dimenticato – si rifletteva come atto di accusa contro un intero sistema sociale  e di poteri.

E ciò fa sulla scorta degli inoppugnabili documenti processuali,  finora non studiati con la cura e l’approfondimento propri di Tanzarella, per quella sua disposizione al saggio biografico di cui ha dato ampie e qualificatissime prove.

Sergio Tanzarella, in un’immagine di repertorio, nel corso di un convegno in Toscana per i 100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani, del cui epistolario è stato curatore per i tipi i Meridiani della Mondadori

IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO